
È arrivata la nostra Dream Mobile 💛🚐
…e no, non è la Papa Mobile, anche se un po’ ci sentiamo così, come se fosse arrivata una benedizione su quattro ruote.
L’abbiamo chiamata Dream Mobile perché dentro non ci sono solo cose pratiche, ma ci siamo noi: i nostri sogni, la nostra fatica quotidiana, le corse infinite per rifornire il negozio, le spese che sembrano non finire mai, le valigie caricate all’ultimo minuto, le borse della spesa che si incastrano tra una zampa e l’altra dei nostri adorati Fior di Latte e Olli, che ora – finalmente – possono viaggiare comodi, sdraiati e sereni, come meritano.
È una macchina nuova, sì. Ma soprattutto è un passo nuovo. Un pezzo di strada in più.
Per chi ci conosce, sa che fino a ieri andavamo ovunque con la nostra Y, il nostro amatissimo Elefantino.
Quel macchinino piccolo, instancabile, che ci ha accompagnati ovunque, che ha visto nascere questo progetto, che ha caricato buste di abiti, scatoloni pieni di novità, stand, sacche, borse e ogni tipo di pacco che potesse servire per tenere in piedi, giorno dopo giorno, il nostro piccolo grande sogno.
Ma c’è una cosa che oggi voglio raccontare, perché mi è tornata in mente proprio guardando la Dream Mobile posteggiata lì, lucida, grande, pronta a partire.
Quando ho aperto il negozio, una persona che all’epoca avevo accanto – e che pensavo fosse una persona “giusta”, una brava persona – mi disse che una vera imprenditrice deve avere una bella macchina.
Io avevo la mia Y, quella che noi chiamiamo con affetto Elefantino, e ricordo che, con un sorriso forse un po’ amareggiato, risposi:
“Io non mi sento un’imprenditrice. Io sono Elisa. E non credo che sia la macchina a dire chi sono.”
Oggi, a distanza di tempo, sono fiera di quella risposta.
Fiera di non aver ceduto a quella voce che voleva farmi sentire “meno”, che voleva farmi comprare qualcosa solo per apparire, solo per sembrare qualcosa che non ero.
In quel momento una macchina nuova non potevo nemmeno permettermela, e anche se avessi potuto, non l’avrei fatto per compiacere un’idea che non era mia.
Perché a volte ci vuole coraggio per restare se stessi.
E io di quel coraggio, oggi, ringrazio ogni pezzettino.
Perché sono andata avanti con le mie forze, con i miei tempi, con i piedi per terra, senza dimenticare da dove sono partita.
E forse, proprio per questo, adesso che la Dream Mobile è arrivata, ha un significato speciale.
Non è solo una macchina più grande: è il segno di un progetto che cresce, di una vita che si allarga, di una strada che continua, e che continuiamo a percorrere con semplicità e amore.
Questa macchina è un regalo alla fatica fatta, agli sforzi quotidiani, alla pazienza che non sempre viene vista. È un regalo a noi, a Fior di Latte e Olli, alle spese infinite, ai viaggi lunghi, ai carichi impossibili… ed è anche un abbraccio al nostro piccolo Elefantino, che resta per sempre nei nostri ricordi, perché ci ha portato fino qui.
Ecco, forse non siamo imprenditori nel senso classico del termine.
Forse siamo solo persone che ogni giorno provano a fare le cose con il cuore.
E a noi va bene così.
Benvenuta, Dream Mobile. Ci aspettano ancora tanti sogni da caricare. 💛
